A proposito di scienza e paranormale

Intervista a Silvano Fuso

Il nostro redattore Claudio Bruzzone intervista il collega Silvano Fuso, docente di chimica, segretario del CICAP-Liguria (gruppo ligure del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) e coordinatore del Gruppo Scuola del medesimo comitato.


Caro Silvano, che cos'è il CICAP?

Il CICAP è il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. Si tratta di un'associazione scientifica ed educativa che è stata fondata in Italia nel 1989, su iniziativa del noto giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela.

Al CICAP aderiscono, tra gli altri, i premi Nobel Carlo Rubbia e Rita Levi Montalcini, i fisici Tullio Regge e Giuliano Toraldo di Francia, l'astronoma Margherita Hack, il farmacologo Silvio Garattini, lo scrittore Umberto Eco e il pedagogista Aldo Visalberghi.

Il CICAP si propone di svolgere indagini scientifiche per verificare se c'è qualche cosa di vero relativamente ai cosiddetti fenomeni paranormali e di fornire, in merito, una corretta informazione al pubblico.

Cosa si intende esattamente per paranormale?

Il termine "paranormale" significa letteralmente "a fianco del normale". Esso indica tutta una serie di fenomeni che si collocherebbero su un diverso livello di realtà, rispetto a quella ordinaria. In particolare il paranormale comprenderebbe diverse presunte facoltà che solamente certi individui, particolarmente dotati, possederebbero. Queste facoltà oltrepasserebbero le normali capacità sensoriali, ma impiegherebbero altre forze ed energie sconosciute alla scienza, che consentirebbero prestazioni eccezionali quali: la trasmissione del pensiero (telepatia), l'azione della mente sulla materia (psicocinesi), la capacità di prevedere eventi lontani nel tempo e/o nello spazio (precognizione), la capacità di comunicare con le anime dei defunti (spiritismo) e tutta una serie di altri fenomeni soprannaturali e straordinari.

Le indagini scientifiche finora condotte che risultati hanno prodotto?

I risultati sono stati molto deludenti. I presunti fenomeni paranormali hanno cominciato a essere studiati scientificamente circa 120 anni fa. Gli scienziati, si sa, sono degli incorreggibili curiosi, sempre alla ricerca di cose nuove e l'idea di scoprire dimensioni sconosciute del reale ha sempre suscitato il loro interesse. In tutti questi anni, tuttavia, non è stata dimostrata l'esistenza di un solo fenomeno che potesse essere autenticamente definito paranormale. Quello che è emerso può essere sintetizzato nel modo seguente: i fenomeni che in un primo tempo potevano essere scambiati per paranormali, a un esame più attento, sono risultati essere o semplici illusioni, o normali fenomeni fisici, chimici e biologici poco conosciuti o, addirittura, volgari trucchi e imbrogli.

E' vero, tuttavia, che anche alcuni scienziati hanno creduto nel paranormale?

Certamente. Nel passato sono esistiti illustri rappresentanti del mondo scientifico che hanno sostenuto l'esistenza dei fenomeni paranormali. Ad esempio: William Crookes, premio Nobel per la fisica, Charles Richet, premio Nobel per la medicina, gli astronomi Camille Flammarion e Johan Zöllner, il naturalista Alfred Wallace, il fisico Oliver Lodge e tanti altri hanno creduto nelle cose più fantasiose, compresa l'esistenza di fantasmi ed ectoplasmi. Costoro, pur essendo senza dubbio persone di grande levatura intellettuale, sono stati semplicemente presi in giro da abili medium, che usavano trucchi e imbrogli. Gli scienziati non sono esperti in fatto di trucchi e quindi possono essere messi nel sacco abbastanza facilmente. Una qualsiasi indagine seria nel campo del paranormale deve necessariamente impiegare l'azione congiunta di uomini di scienza e di esperti in fatto di trucchi, ovvero gli illusionisti professionisti. Se non si è del mestiere è estremamente difficile scoprire i trucchi usati da sedicenti medium e sensitivi. Il ruolo degli illusionisti nel campo del paranormale è prezioso.

Mi puoi fare qualche esempio specifico?

L'esempio più celebre è quello dell'israeliano Uri Geller. Nei primi anni '70, due ricercatori dello Stanford Research Institute, in California, resero pubblici i risultati degli esperimenti da loro condotti su Geller. Costui era un in grado di far levitare oggetti, piegare metalli e indovinare il contenuto di buste chiuse. In seguito alla pubblicazione di questi dati, Geller iniziò una brillante carriera, esibendosi in tutto il mondo, e divenne ben presto una celebrità internazionale.

Negli anni seguenti, tuttavia, l'illusionista americano James Randi, dimostrò chiaramente che Geller era solamente un abile prestigiatore che spacciava per paranormali quelli che erano semplici trucchi. Lo stesso Randi riuscì a riprodurre esattamente tutte le performance di Geller e a coglierlo più volte...con le mani nel sacco.

Un caso ancora più clamoroso vede ancora protagonista James Randi ed è noto con il nome di "progetto alfa". Nel 1980 in un laboratorio di parapsicologia di St. Louis, si presentarono due giovanotti, di 18 e 20 anni, che sostenevano di possedere poteri paranormali. Un fisico, che aveva ricevuto un finanziamento da parte di una fondazione per ricerche in questo campo, sottopose i due giovanotti a numerosi studi ed esperimenti. I due ragazzi erano in grado di piegare metalli, muovere l'ago della bussola, spostare oggetti senza toccarli e molto altro.

James Randi scrisse al fisico dicendogli pressappoco: "Stia molto attento perché questo è un campo in cui ci sono molti trucchi" e offrì la sua collaborazione per consigliare al fisico quali controlli e quali precauzioni avrebbe dovuto prendere per salvaguardarsi da eventuali trucchi e imbrogli.

Il fisico, molto garbatamente, rispose a Randi, rifiutando la collaborazione offerta, affermando che la scienza non aveva nulla a che fare con la prestidigitazione e che, comunque i suoi controlli erano già più che sufficienti.

Terminati i suoi studi sui due giovani sensitivi, durati tre anni, il laboratorio di parapsicologia comunicò ufficialmente, nel 1983, l'autenticità dei fenomeni da loro manifestati. Randi convocò immediatamente una conferenza stampa a New York, e di fronte a numerosi giornalisti esordì dicendo: "Sapete chi sono questi due straordinari giovani? Eccoli qua: sono due miei collaboratori, che da tre anni si divertono a prendere in giro questo professore; e sono soltanto due illusionisti dilettanti, figuriamoci se si fosse trattato di due professionisti!".

Inutile dire che il laboratorio di parapsicologia venne chiuso, poiché il finanziamento fu immediatamente ritirato.

Nel paranormale ci sono dunque soltanto trucchi e imbroglioni?

Assolutamente no. Vi sono anche numerose persone in perfetta buona fede. Ho già detto precedentemente che molti presunti fenomeni paranormali sono risultati essere semplici illusioni e abbagli o normali fenomeni naturali poco conosciuti e soprattutto male interpretati.

Mi puoi fare qualche esempio?

Le illusioni sono piuttosto comuni. Un caso abbastanza tipico è rappresentato dagli oroscopi. Se leggo che mi accadrà la tale cosa ed effettivamente mi accade, sarò portato a credere nella capacità dell'astrologo di prevedere il futuro. Tuttavia questo evento non è impossibile, è solo improbabile. Se io leggessi continuamente l'oroscopo e tenessi conto del numero di previsioni azzeccate e di quelle sbagliate, mi renderei conto di essere perfettamente nell'ambito delle leggi della statistica. Tuttavia è tipico della psiche umana ricordare solo le previsioni indovinate e dimenticare quelle sbagliate. Già il noto storico del '500 Francesco Guicciardini si era reso perfettamente conto di questo curioso fenomeno e, riferendosi agli astrologi, disse: "Più fede gli dà una verità che pronosticano, che non gli toglie cento falsità".

Discorso analogo vale, ad esempio, anche per i cosiddetti sogni premonitori. Attraverso questi meccanismi psicologici, molta gente si convince, in buona fede, di possedere facoltà paranormali.

Per quanto riguarda i fenomeni naturali male interpretati, forse l'esempio più celebre è il seguente. Negli anni sessanta fecero un certo scalpore le cosiddette "fotografie Kirlian" e ancora oggi c'è chi le presenta come prova dell'esistenza di un'energia biologica misteriosa. In queste fotografie, ottenute con una speciale tecnica, si evidenzia un alone colorato che circonda i soggetti fotografati. Questo alone, chiamato aura, rappresenterebbe, secondo i suoi sostenitori, la prova tangibile dell'energia emessa dagli esseri viventi. Peccato che anche qualsiasi oggetto inanimato presenti un'aura del tutto analoga. In realtà ciò che costituisce l'aura è la radiazione luminosa emessa dal gas che circonda l'oggetto fotografato. Nella tecnica Kirlian, infatti, l'oggetto viene fotografato mentre è attraversato da una corrente elettrica ad alta tensione e ad alta frequenza, ma a bassa intensità. Il campo elettrico superficiale eccita i gas che circondano l'oggetto stimolando l'emissione delle loro radiazioni caratteristiche. Il fenomeno, nel suo complesso, è noto da tempo ai fisici e va sotto il nome di effetto corona. Molti fattori (umidità, valore della tensione e il tipo di gas utilizzato) influiscono sull'aspetto finale della fotografia

Oltre ai fenomeni "paranormali" da te citati, di quali altre tematiche si occupa il CICAP?

Il CICAP si occupa anche del cosiddetto paranormale religioso, ovvero di quei fenomeni materiali apparentemente miracolosi, che i fedeli attribuiscono a interventi soprannaturali. A questo proposito è bene sottolineare che a noi interessano esclusivamente i fenomeni, mentre non ci occupiamo affatto di problemi religiosi. Inoltre ci occupiamo, in generale, delle cosiddette pseudoscienze, ovvero di quelle discipline che si contrappongono alla vera scienza: ad esempio le cosiddette medicine alternative o non convenzionali.

Su questi argomenti qual è la vostra posizione?

Tutte le volte che è stato possibile analizzare un presunto miracolo, si è sempre potuta trovare una spiegazione alternativa non soprannaturale (purtroppo, però, non sempre è possibile effettuare indagini, perché le autorità ecclesiastiche spesso non lo consentono). Per quanto riguarda le medicine non convenzionali (omeopatia, pranoterapia, agopuntura ecc.) la loro efficacia non è mai stata dimostrata da nessuno e i fondamenti teorici su cui si basano risultano assolutamente illusori.

Nonostante non ne sia mai stata dimostrata l'esistenza, molta gente crede nel paranormale. Qual è la rilevanza sociale di tali credenze?

E' difficile fornire dati precisi. Uno studio abbastanza attendibile è stato condotto nel 1993, all'Università di Perugia. E' emerso che due italiani su dieci si rivolgono, almeno una volta all'anno, ai maghi. Le domande che vengono poste agli operatori dell'occulto riguardano per il 65% previsioni generiche relative al futuro, mentre per il 35% implicano argomenti più specifici, quali l'eliminazione del malocchio, i filtri d'amore, i talismani, le fatture ecc.

La stessa ricerca ha appurato che il 62% degli italiani conosce il proprio segno zodiacale, il 37% legge il proprio oroscopo almeno una volta alla settimana e il 35% pensa che vi sia qualche influenza delle stelle, del sole e della luna sul carattere e sul temperamento delle persone. Inoltre il 45% crede nelle capacità extrasensoriali di individui "dotati".

A questa "domanda" da parte del pubblico fa riscontro un'altrettanto gigantesca "offerta" presente sul mercato italiano. Il giornale astrologico più diffuso raggiunge, all'inizio dell'anno (quando pubblica l'oroscopo annuale) una tiratura di 240 mila copie. Gli operatori dell'occulto, iscritti a due sindacati, ammontano a 150 mila, ai quali bisogna necessariamente aggiungere gli "abusivi" non iscritti e coloro che esercitano solo occasionalmente tale attività.

Il giro d'affari annuo legato al mondo dell'occulto e del paranormale è stato stimato in 1500 miliardi di lire.

Lo studio condotto in Italia ha fatto inoltre emergere una realtà ancora più inaspettata e sconcertante. La credenza nelle pseudoscienze non è diffusa solamente nelle zone più depresse e negli strati della popolazione a più ridotto livello di scolarizzazione. Al contrario vi è una larga proliferazione di tali credenze anche in ambienti urbani avanzati, tra i cosiddetti "colletti bianchi", con tassi di scolarizzazione medi ed elevati.

Quest'ultimo dato dovrebbe far riflettere tutti coloro che operano nell'ambito dell'istruzione.

Come si spiega la diffusione di queste credenze?

Noi del CICAP riteniamo che una delle cause principali sia la disinformazione. Purtroppo i mezzi di comunicazione spacciano continuamente per vere notizie sensazionalistiche, senza alcun criterio di controllo e in modo assolutamente acritico. Tutto ciò è molto diseducativo e contribuisce a incoraggiare una purtroppo già diffusa tendenza all'irrazionalità. Inoltre molta gente crede al paranormale perché fondamentalmente desidererebbe che esistesse. Confondere i propri desideri con la realtà può essere tuttavia molto pericoloso.

Cosa fa il CICAP per arginare queste credenze?

L'unico mezzo a nostra disposizione, e in cui crediamo fermamente, è fornire informazioni corrette. Noi non vogliamo fare nessuna caccia alle streghe e tanto meno fare opere di censura. Ognuno ha il sacrosanto diritto di credere in ciò che vuole, ma è giusto che sia adeguatamente informato. A tale scopo pubblichiamo la rivista bimestrale Scienza & Paranormale, che riporta i risultati delle indagini condotte e molti articoli diretti a informare il pubblico in modo scientificamente corretto sulle problematiche legate al presunto paranormale e alle pseudoscienze. Il CICAP organizza inoltre conferenze, convegni e altre iniziative volte alla diffusione di una cultura scientifica e razionale. Di recente abbiamo costituito un Gruppo Scuola, per intraprendere iniziative in ambito scolastico. Ad esempio, nello scorso mese di marzo, abbiamo aderito alla "Settimana della cultura scientifica e tecnologica" indetta dal MURST (Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica), organizzando in varie scuole d'Italia conferenze sul tema: "Il ruolo dell'informazione scientifica contro l'irrazionalità". Inoltre stiamo preparando un kit (libro, videocassetta e CD-Rom) per fornire un supporto didattico a tutti gli insegnanti che vogliano affrontare in classe il problema del paranormale.

Voi credete nella ragione e nella scienza. Ma non vi sembra che in questo modo si sacrifichino la fantasia, l'immaginazione e l'emotività tipiche della psiche umana?

La fantasia, l'immaginazione e l'emotività sono straordinarie facoltà della nostra psiche e nessuno di noi si sognerebbe di sacrificarle in nome di una visione fredda e asettica della realtà.

Pensa che tra gli aderenti al CICAP abbiamo addirittura Tiziano Sclavi, autore del celebre fumetto Dylan Dog, che di fantasia sicuramente se ne intende. Inoltre il compianto Isaac Asimov, forse il maggior autore di fantascienza del nostro secolo, è stato tra i fondatori del CSICOP, ovvero il comitato americano, analogo al CICAP. Quello che noi sosteniamo è la necessità di distinguere costantemente fantasia e realtà. Fantasticare è un'affascinante attività, ma occorre farlo con i piedi per terra.

E' possibile aderire al CICAP?

Certamente. Chiunque può aderire e ricevere in abbonamento la nostra rivista. Il recapito del CICAP nazionale è il seguente: Casella Postale 847, 35100 Padova, tel.-fax: 049-686870. Disponiamo inoltre di un sito web su internet, al seguente indirizzo: http://www.cicap.org.

In varie regioni esistono inoltre gruppi locali del nostro comitato.

I soci sostenitori sono la nostra unica forza. Ci autofinanziamo: se questo da un lato limita le nostre risorse, ci consente una straordinaria libertà e un ruolo assolutamente al di sopra delle parti.

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