L’architetto e l’oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a ChatGPT
di Gino Roncaglia
Laterza Editore, Bari, 2023
pp. 226, euro 18,00
Come si è evoluta la conservazione delle conoscenze umane e la sua fruizione nel passaggio dalla carta alla rete e successivamente con l’introduzione di forme avanzate di intelligenze artificiali generative (IA)? E come si rapportano le IA con le forme più strutturate di raccolta delle conoscenze? Sono queste le domande cui intende rispondere questo libro.
La maniera tradizionale di conservare le conoscenze e renderle fruibili è stata l’enciclopedia, il paradigma più comune per organizzare un ampio spettro di conoscenze in modo strutturato. Le IA lavorano invece in modo molto differente dalle basi di conoscenze organizzate. Se la strutturazione delle enciclopedie fa pensare all’attività di un architetto, il modello delle IA viene rappresentato da Roncaglia come un oracolo, da cui il titolo del libro. Il modello oracolare usa infatti reti neurali artificiali nel contesto di modelli statistico-probabilistici, sistemi che si caratterizzano per utilizzare un input molto ampio di dati poco strutturati e frammentati; costruiscono come output risposte nuove più aggregate, quali le risposte generate da ChatGPT. Questo approccio non deve sorprendere; in molte discipline alcune proprietà nuove emergono a livello aggregato, senza che le componenti elementari meno aggregate ne siano consapevoli. Un esempio tipico possiamo prenderlo dalla fisica, dove la temperatura è una proprietà emergente dei corpi macroscopici; ma gli atomi non hanno una temperatura: la temperatura è una proprietà emergente a livello macroscopico dipendente dal livello di “agitazione” di un gran numero di atomi.
Questi sistemi oracolari vanno addestrati fornendo in entrata ampie porzioni di dati non strutturati e valutando la qualità della risposta in uscita, con un meccanismo di retroazione sui parametri del modello che lo porta a migliorare nel tempo le sue prestazioni.
Il maggior valore del libro è quindi un confronto approfondito e critico tra la tradizionale raccolta enciclopedica strutturata del sapere (l’approccio dell’architetto) e l’approccio oracolare, dove modelli statistico-probabilistici, che utilizzano anche reti neurali artificiali, cercano di utilizzare grandi quantità di dati poco o nulla strutturati per “addestrare” sistemi di intelligenza artificiale generativa.