Gatti neri e specchi rotti
di Elisabetta Moro e Marino Niola
Einaudi, Torino, 2025
pp. 136, euro 13,00
Perché versare l’olio è sinonimo di sventura, mentre una coccinella che si posa sulla mano è un segno di buona sorte? Che cos’è il malocchio, e che cosa si intende per “legatura”? Qual è la differenza tra un amuleto e un talismano? E quali simboli evoca il gatto, che nel tempo è stato ammantato di valenze sia positive, sia negative? A queste e altre domande provano a rispondere Elisabetta Moro e Marino Niola, antropologi presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, nel loro nuovo libro, realizzando una rassegna che non guarda tanto ai motivi storici per cui un oggetto è stato visto nei secoli come fortunato o sfortunato, ma ne esplora invece l’universo di simboli, connessioni e [...]
di Elisabetta Moro e Marino Niola
Einaudi, Torino, 2025
pp. 136, euro 13,00
Perché versare l’olio è sinonimo di sventura, mentre una coccinella che si posa sulla mano è un segno di buona sorte? Che cos’è il malocchio, e che cosa si intende per “legatura”? Qual è la differenza tra un amuleto e un talismano? E quali simboli evoca il gatto, che nel tempo è stato ammantato di valenze sia positive, sia negative? A queste e altre domande provano a rispondere Elisabetta Moro e Marino Niola, antropologi presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, nel loro nuovo libro, realizzando una rassegna che non guarda tanto ai motivi storici per cui un oggetto è stato visto nei secoli come fortunato o sfortunato, ma ne esplora invece l’universo di simboli, connessioni e [...]
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