Il ruolo dei bambini nell’arte preistorica

  • In Articoli
  • 04-07-2025
  • di Lia Confossi
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Impronta negativa di mano nella Grotta del Pech-Merle, Francia sud-occidentale © Pubblico dominio
Nel Paleolitico le caverne europee erano frequentate anche da bambini. In Francia e Spagna si contano infatti circa 400 grotte decorate con pitture e graffiti, molte delle quali presentano tracce di mani o di piedi attribuite a bambini tra i 2 e i 12 anni: impronte positive e negative, stencil, ma anche flutings digitali, ovvero segni lasciati con le dita su superfici morbide.

Queste tracce si trovano anche nelle parti più interne delle grotte, per accedere alle quali bisognava arrampicarsi e muoversi a gattoni, o in posizioni che un bambino non avrebbe potuto raggiungere da solo. Per esempio, nella grotta di Rouffignac in Francia sono stati trovati flutings infantili realizzati a oltre 1,60 metri di altezza: i piccoli venivano forse tenuti in braccio dagli adulti per realizzare le loro opere. Così a Gargas, nei Pirenei, l’impronta della mano di un neonato è st[...]

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