Di mummie e di batteri
“Giovanni d’Avalos morì per un batterio: dopo 5 secoli nella sua mummia isolato l’Escherichia coli”. Così ha titolato l’edizione web del Corriere del Mezzogiorno[1] lo scorso 16 giugno, in una delle occasioni in cui un titolo tradisce sia lo studio originale, sia
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