
Sembrerebbe che il nostro cervello sia terribilmente limitato. Talvolta, però, succede anche l’opposto: percepiamo cose quasi invisibili senza nemmeno rendercene conto. In un famoso esperimento nel 1966, ad esempio, un ricercatore di nome Eagle[2] mostrò a dei partecipanti il disegno di un tronco d’albero irregolare, nel quale era nascosto il profilo di un’anatra. Nessuno si rese conto che nell’albero fosse nascosta una figura, ma quando poi fu chiesto loro di disegnare una scena naturalistica,questi partecipanti disegnarono anatre e laghi in misura molto maggiore rispetto a chi aveva osservato un tronco normale.

L'uso subliminale delle immagini erotiche ha suscitato particolare interesse anche al di fuori dei laboratori di psicologia. La compagnia di TV satellitare belga TELENET, ad esempio, cercò di farsi pubblicità inserendo all'interno del proprio spot, composto da una serie di amene immagini naturalistiche, per 0.08 millisecondi l’immagine sessista della modella Evi Hanssen nuda. Il fine era dimostrare l'utilità del pulsante per la pausa, come a dire: solo chi ha il nostro digitale terrestre può godersi l'immagine esclusiva, tutti gli altri avranno solo la sensazione che si stanno perdendo qualcosa. Non sappiamo quanto questo abbia avuto effetti sulle vendite, al di là dell'indubbia capacità di amplificare la notorietà dell'azienda che così facendo ha fatto parlare di sé.
Verrebbe da domandarsi: come è possibile che riusciamo ad elaborare stimoli appena percettibili e non ci rendiamo conto che il nostro interlocutore è cambiato? La chiave di questo paradosso sta nel fatto che l’ambiente che ci circonda è estremamente complesso e il nostro cervello è continuamente bombardato da un grande numero di informazioni, ma allo stesso tempo le nostre capacità di elaborazione sono limitate. Dunque le informazioni da elaborare devono essere necessariamente selezionate.
Tornando all'esempio dell'albergo, sembrerebbe molto poco utile soffermarsi ad elaborare la fisionomia dell'usciere o il colore della sua giacca quando si è già impegnati in una serie di operazioni quali il recupero dei documenti, la registrazione, il pagamento e così via.
Questo però non vuol dire che non abbiamo visto: l’esperimento dell’anatra e delle immagini erotiche, così come tanti altri esperimenti sull’elaborazione inconsapevole di informazioni, dimostrano che il nostro cervello elabora più di quanto siamo in grado di affermare, magari anche solo per decidere che quell’informazione non è abbastanza rilevante da affollare la nostra consapevolezza.
Quell’informazione, tuttavia, potrebbe essere recuperata ed essere utile in caso di ambiguità ed incertezza, soprattutto se è stata presentata in una situazione controllata e poco caotica come quella di un laboratorio. Nel caso dell’anatra, ad esempio, quando viene richiesto di disegnare una scena naturale, diventa molto più “economico” utilizzare una rappresentazione già attiva, anche se non ha avuto abbastanza rilevanza da accedere alla consapevolezza, piuttosto che partire da zero.
L’atteggiamento comune nei confronti dell’elaborazione inconsapevole, subliminale, è stato fortemente influenzato dalla divulgazione di false notizie, come quella dell’effetto della pubblicità subliminale della Coca Cola. Nel 1957, infatti, un ricercatore di mercato di nome James Vicary dichiarò di aver innalzato la percentuale di vendita di pop corn e coca cola di circa il 50% facendo apparire in maniera subliminale, ovvero per pochissimi millisecondi, le scritte “bevi coca cola” e “mangia pop corn” durante le proiezioni di un film.
Questo suscitò un grande interesse, tant’é vero che l’anno successivo una compagnia televisiva canadese cercó di replicare l’effetto sul proprio pubblico, presentando ripetutamente la scritta “telefona adesso” in maniera subliminale nel corso di un programma televisivo.
Ebbene, il messaggio subliminale non influenzó minimamente il numero di telefonate ricevute, non solo: quando i telespettatori furono poi invitati ad indovinare quale fosse il messaggio nascosto, la maggior parte sostenne di aver sentito un aumento degli stimoli di fame e sete, pensando erroneamente che questo fosse stato il messaggio. In realtà, come poi lo stesso Vicary dovette ammettere, l’esperimento della coca cola e dei pop corn non aveva mai avuto luogo, e la storia era stata montata ad arte per salvare la sua attività in bancarotta[4]. Un’ulteriore prova dell’inefficacia della pubblicità subliminale viene da un test condotto recentemente dalla BBC, in cui il nome della marca di thè “Lipton” appariva ripetutamente e per pochi millisecondi durante la proiezione di un filmato. In questo caso, però, metà dei partecipanti era sottoposto alla condizione di controllo, ovvero vedeva il filmato senza nessun messaggio subliminale. Quando i due gruppi di partecipanti sono stati confrontati sulla base della loro scelta di prendere il thè Lipton o una bottiglia d’acqua alla fine della proiezione, non sono state riscontrate differenze. Dunque il messaggio subliminale non era stato in grado di incidere sulle preferenze individuali.
Nell’immaginario collettivo persiste, comunque, la sensazione che subliminale indichi qualcosa in grado di influenzare i comportamenti superando il controllo volontario. Tant'è che sono nate addirittura associazioni il cui scopo è controllare i messaggi subliminali, e cercando sui motori di ricerca si possono incontrare tantissimi siti dedicati alla denuncia di messaggi subliminali trovati nei media (per esempio: http://persuasionesubliminale.it/ o http://www.ccsg.it/Antonio.html ). Ad essere caduti sotto il mirino di tali "cacciatori del subliminale" sono soprattutto i testi di musica rock. Si è pensato, infatti, che nei testi di band come i Led Zeppelin, i Black Sabbath, i Beatles e tanti altri siano nascosti messaggi perlopiù satanici, identificabili ascoltando con molta attenzione e ancor più fantasia il brano riprodotto al contrario. Addirittura sono state intentate delle cause: nel 1989, ad esempio, la rock band Judas Priest venne portata in tribunale da due famiglie del Nevada, in quanto accusata di aver indotto i loro figli al suicidio tramite messaggi subliminali nascosti in una loro canzone. La band fu prosciolta dalle accuse.


In realtà, recenti studi mostrano come l’elaborazione inconsapevole delle informazioni sembri essere più sofisticata di quanto ritenuto, e riguardare anche le funzioni cognitive avanzate e solitamente associate alla sola elaborazione consapevole. Ci sono prove, ad esempio, che si possa leggere e compiere operazioni aritmetiche come addizioni e sottrazioni su stimoli presentati in maniera subliminale[5].
Il dibattito su questi studi è aperto e molto acceso. Infatti, la comunità scientifica si divide tra coloro che vedono nello studio della consapevolezza una nuova frontiera della psicologia e coloro che reputano l'argomento non indagabile secondo il metodo scientifico. La consapevolezza è per definizione un concetto altamente soggettivo e non osservabile, e quindi secondo questi ultimi difficile, se non impossibile, da misurare empiricamente. La principale critica riguarda il fatto che gli studi sull'elaborazione inconsapevole si basano sull'assunzione che gli stimoli presentati in maniera subliminale siano davvero invisibili, assunzione che non è oggettivamente verificabile[6]. Il metodo usato per accertarsi dell'invisibilità degli stimoli consiste nel chiedere ai partecipanti di giudicare la vividezza della loro percezione su una scala da 0 a 4, ed analizzare solo gli stimoli che hanno ricevuto una valutazione di 0. Secondo alcuni ricercatori, però, i partecipanti tendono a sottostimare il grado di percezione che hanno dello stimolo quando viene chiesto loro di valutare cosa hanno visto, e i risultati ottenuti usando questa tecnica sarebbero in realtà dovuti ad una parziale consapevolezza degli stimoli.
Alcune evidenze dalla neuropsicologia però sembrerebbero confermare l'esistenza di elaborazione al di fuori della consapevolezza. Un esempio è fornito da pazienti con una particolare condizione neurologica definita eminegligenza spaziale unilaterale, o “neglect”. Questa insorge generalmente come conseguenza ad un danno cerebrale nell'emisfero destro, in seguito al quale si perde la capacità di esplorare e prestare attenzione alla parte sinistra dello spazio che ci circonda: succede che i pazienti con neglect mangino solo il cibo posto nella metà destra del piatto convinti di averlo finito, che copino solo la parte destra di disegni pensando che siano interi e così via. Sembra, insomma, che perdano totalmente la capacità di elaborare lo spazio al lato opposto alla lesione cerebrale, lo spazio sinistro nel caso di una lesione destra. Se a questi pazienti viene presentato un disegno di due case, di cui una è in fiamme nella parte sinistra, essi sostengono che sono perfettamente identiche. Tuttavia, se viene loro chiesto di scegliere in quale casa preferirebbero vivere, spesso scelgono la casa non in fiamme[7].


Considerando la premessa che le nostre capacità di elaborazione consapevole sono limitate in un mondo ricco di informazioni complesse, sembra che proprio le funzioni più elevate (quelle che ci consentono di dirigere l’attenzione, di prendere decisioni e di pianificare azioni e strategie) possano fare tesoro di una serie di elaborazioni “sommerse” e attivarsi in maniera “sommersa” esse stesse quando la nostra consapevolezza è occupata altrove.
Però la percezione subliminale di un messaggio e la persuasione sono due processi diversi. La capacità di elaborazione inconsapevole nulla ha a che spartire con la fola che stimoli subliminali in annunci pubblicitari possano spingerci ad acquisti ed azioni che consapevolmente ed esplicitamente rifiuteremmo.