La prospettiva può indurre delle singolari illusioni all’occhio. Nel mondo della percezione possiamo individuare almeno quattro tipi possibili d’illusioni prospettiche: il trompe-l’œil, la prospettiva forzata, l’anamorfismo, e una quarta che è una sorta d’illusione prospettico-speculare, che gioca sull’ambiguità formale di un oggetto e del suo riflesso.
Tutte queste illusioni hanno in comune il fatto che dipendono dal punto di vista particolare dell’osservatore, senza il quale l’illusione si attenua o svanisce.
È di quest’ultimo tipo l’illusione prospettica inedita che si è classificata al secondo posto nel concorso più affascinante e disorientante dell'anno, il “Best Illusion of the Year 2016”.
Concorso che si tiene sin dal 2005 negli USA, dedicato alle migliori illusioni ottiche prodotte dai ricercatori di tutto il mondo.
Intitolata dal suo creatore, il giapponese Kokichi Sugihara, “Illusione dei cilindri ambigui” per un semplice motivo: queste particolari formine tubulari a sezione quadrata appaiono, invece, come dei cilindri quando le si osserva riflesse in uno specchio (fig. A). Se il dimostratore fa ruotare le formine davanti al nostro naso, ecco che appaiono a sezione circolare, mentre nello specchio diventano a sezione quadrata (romboidali)! Come in ogni illusione ottica che si rispetti, vediamo qualcosa che la nostra mente stenta a interpretare... Il fatto che l’immagine nello specchio non combaci con l’immagine diretta è davvero straniante.
Si può realizzare a casa questa illusione, che noi ribattezziamo “Squircle”, usando semplice materiale come il cilindro di cartone del rotolo della carta igienica. Nella fig. B sono illustrate le quattro tappe per creare uno “Squircle”: 1. Schiacciare leggermente il tubo due volte in modo ortogonale, e aggiungere su un lato tre punti collineari. 2. Usando i tre punti come guida disegnare una linea sinuosa, quindi ritagliare il tubo lungo questa linea. 3. Così, si ricava una forma dai lati ricurvi che si situa a metà tra un parallelepipedo e un cilindro cavo. 4. Collocare la forma davanti a uno specchietto e posizionarla in modo che l’illusione prenda luogo. Complice la prospettiva, il cervello tende a “regolarizzare” la forma, e ricondurne la sagoma all'una o all'altra categoria, a seconda del punto di vista.
Potete discutere di questa illusione sulla nostra pagina FB: https://goo.gl/VTCDQe
Tutte queste illusioni hanno in comune il fatto che dipendono dal punto di vista particolare dell’osservatore, senza il quale l’illusione si attenua o svanisce.
È di quest’ultimo tipo l’illusione prospettica inedita che si è classificata al secondo posto nel concorso più affascinante e disorientante dell'anno, il “Best Illusion of the Year 2016”.
Concorso che si tiene sin dal 2005 negli USA, dedicato alle migliori illusioni ottiche prodotte dai ricercatori di tutto il mondo.
Intitolata dal suo creatore, il giapponese Kokichi Sugihara, “Illusione dei cilindri ambigui” per un semplice motivo: queste particolari formine tubulari a sezione quadrata appaiono, invece, come dei cilindri quando le si osserva riflesse in uno specchio (fig. A). Se il dimostratore fa ruotare le formine davanti al nostro naso, ecco che appaiono a sezione circolare, mentre nello specchio diventano a sezione quadrata (romboidali)! Come in ogni illusione ottica che si rispetti, vediamo qualcosa che la nostra mente stenta a interpretare... Il fatto che l’immagine nello specchio non combaci con l’immagine diretta è davvero straniante.
Si può realizzare a casa questa illusione, che noi ribattezziamo “Squircle”, usando semplice materiale come il cilindro di cartone del rotolo della carta igienica. Nella fig. B sono illustrate le quattro tappe per creare uno “Squircle”: 1. Schiacciare leggermente il tubo due volte in modo ortogonale, e aggiungere su un lato tre punti collineari. 2. Usando i tre punti come guida disegnare una linea sinuosa, quindi ritagliare il tubo lungo questa linea. 3. Così, si ricava una forma dai lati ricurvi che si situa a metà tra un parallelepipedo e un cilindro cavo. 4. Collocare la forma davanti a uno specchietto e posizionarla in modo che l’illusione prenda luogo. Complice la prospettiva, il cervello tende a “regolarizzare” la forma, e ricondurne la sagoma all'una o all'altra categoria, a seconda del punto di vista.
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