In quest’epoca di post-verità sembriamo aver perso la bussola che, fino a poco tempo fa, ci aiutava a trovare l’orientamento per distinguere il vero dal falso. Diventa sempre più difficile districarsi nel caos informativo crescente, e anche conoscenti, amici o famigliari, persone che ci erano sempre sembrate serie e affidabili, dall’oggi al domani iniziano a inseguire e a sostenere le idee più balzane, indifendibili se non palesemente false. Pensare che il mondo sia improvvisamente impazzito, magari per colpa del Web o dei social, però, sarebbe un errore. La tecnologia non fa altro che amplificare ciò che siamo e, in particolare, qualcosa che è profondamente radicato dentro di noi: il bisogno di credere. Si potrebbe infatti ricordare che da sempre gli esseri umani sono portati a credere a ciò che li fa stare bene, a ci&og[...]
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